Libri in vetrina:

"Poesie" di Rosalba Satta Ceriale

di Salvatore Bussu

Già da alcuni mesi è uscito , con una bella copertina di Salvatore Pirisi, il primo libro di poesie di Rosalba Satta Ceriale , edito dalla "arti Grafiche Ar.P.E.F." di Nuoro.

Sono poco più di una cinquantina di brevi composizioni, quasi frammenti della sua anima sensibile e ricca che, mentre le leggi, ti fanno provare un’intensa emozione. Non essendo io né poeta , né grande lettore di poesie, e quindi non abilitato a fare il critico, non saprei dire il perché di quella emozione. Ma da uomo istintivo qual sono , sento che si tratta di poesie veramente belle che sanno cogliere e fotografare certi stati d’animo"ciò che l’occhio non vede /- come è scritto ne "Inno alla poesia" – ma che, in esso traspare/quando l’arpa dell’anima / non tace".

Alcune poesie le conoscevo già perché erano apparse sul nostro settimanale. Le avevo apprezzate moltissimo , tanto che fui tra i primi a consigliare Rosalba a darle alla stampa.

Oggi che il libro ha visto finalmente la luce , credo davvero che " farà battere il tasto dell’emozione" a moltissimi lettori. A quelli de "L’Ortobene", che allora si erano complimentati con la poetessa , e a tanti altri al di fuori della cerchia dei nostri lettori.

Ricordo un detenuto di grosso calibro dello speciale di Badu ’e Carros che, tramite, il giornale le scriveva: "Io, che nel mio passato ho detestato i poeti, ho trovato in te la luce. Poiché non possiamo tenere per più di due giorni un giornale, nemmeno "L’Ortobene" , ritaglio le tue poesie e le nascondo.". E ancora : "Ho cercato altre tue poesie, ma sembra che tu le tenga strette solo per te.Ti sembra giusto?". Quel detenuto era stato colpito inizialmente dalla poesia "Canto-denuncia di un grifone" e commentava :

" Se un grifone potesse un giorno dirci qualcosa, userebbe le parole che tu hai saputo farci sentire. Ma nel frattempo è giusto che anche la poesia sia usata per dar voce a tutto ciò che non vogliamo perdere .".

Nella raccolta di poesie, Rosalba canta l’amore per il suo uomo, la nostalgia dell’infanzia, l’affettuoso rapporto col padre-poeta, lo struggente ricordo della madre, il senso della morte, il desiderio di Dio, l’amicizia, la pace…

Rosalba, per chi non lo sapesse, è figlia del noto poeta Franceschino Satta, di cui i lettori de "L’Ortobene" hanno letto tante poesie "in limba". E’ cresciuta, quindi, in un ambiente impregnato o, come direbbe Lui, "pimpirinau" di poesia. Eppure questo non spiega tutto. Poeti non si nasce ma si diventa. E Rosalba Satta fa un itinerario tutto suo. Parafrasando un suo verso, direi che "non percorre sentieri stabiliti". Vola "in un lembo di cielo" ritagliato tutto per sé , verso orizzonti sempre più lontani…

Chiudo queste note con l’augurio che le "Poesie" di Rosalba possano raggiungere tante "anime stanche" perché le accarezzi "con la dolcezza di una mano amica".

(da "l’Ortobene")