Riparte il processo per la morte di Paolo Satta

 

 

Dichiarazione dei familiari

 

“Ci auguriamo che la verità processuale non sia altra cosa dalla verità dei fatti. La nostra speranza è , in sintesi, che l’esito del processo non debba dipendere dalla capacità dialettica di avvocati con maggiore o minore esperienza, ma dalla lettura attenta degli atti. Quello che desideriamo ancora una volta evidenziare  è che non occorre essere medici per comprendere quali debbano essere gli interventi immediati da porre in essere, con urgenza, nei confronti di chi, animale o persona, arriva in ospedale in gravi condizioni : con diagnosi di pregresse ematemesi e melena e con   valori allarmanti.  A nostro fratello , in quattro ore, venne somministrata esclusivamente una soluzione fisiologica. In altri termini: gli venne dato – bontà loro!- un bicchiere d’acqua! Tutto venne rimandato al giorno seguente. Solo che non ci arrivò…

 A distanza di oltre cinque anni, tale comportamento  ci appare sempre più ingiustificabile, incomprensibile, assurdo.  Nella speranza che niente venga trascurato, ricordiamo che ogni cittadino ha diritto a un giusto processo: questo noi, oggi più di ieri, chiediamo a gran voce. Per dare un senso ad una morte inaccettabile che ci ha sconvolto la vita  e per attribuire il vero  significato alla parola “giustizia”.

 

Leggi la storia di Paolo

...e cerco le parole
che non trovo.
Il pensiero di te
è musica non scritta.

Rosalba

Mariano Scano   mariano scano Mariano Scano