A scuola con la poesia e la fantasia

Dopo vent’anni pubblica una nuova opera Rosalba Satta

E’ la figlia di tziu Frantzischinu che sarà ricordato sabato all’Eliseo

 

di

Gianluca Corsi

Nuoro. Non poteva avere regalo più grande l’indimenticato poeta nuorese Frantzischinu Satta, nel decimo anno dalla sua scomparsa. E non soltanto perché sabato Nuoro gli renderà omaggio con la serata “Franceschino Satta : storie e rime di una vita”. Il dono più gradito giunge dalla figlia Rosalba che, dopo vent’anni dall’ultima silloge poetica, ha pubblicato proprio in questi giorni, per i tipi Terza Pagina Edizioni,la raccolta “A scuola con la poesia”. Così, mentre il 26 saliranno sul palco dell’Eliseo artisti e amici di tziu Frantzischinu, lei sarà in prima fila ad assaporare il gusto di versi e canzoni diventati patrimonio della letteratura in lingua sarda.

Rosalba Satta Ceriale è quella che un nuorese doc definirebbe la classica fiza ’e babbu, raro esempio di persona che – per citare uno dei maggiori scrittori per l’infanzia, Marcello Argilli – “ha il dono di sentirsi e vivere poeticamente in rapporto al mondo”. Come il padre ha il pregio di sapersi esprimere in modo volutamente semplice e immediato, e di arrivare dritta al cuore e all’immaginazione di tutti. Leggendo “A scuola con la poesia”, si ha davvero l’impressione che siano i bambini e i giovani i veri artefici di un mondo migliore. Anche perché Rosalba Satta, oltre che delicata voce lirica, è stata per anni una grande educatrice.Lavora per far crescere la fantasia e la creatività. Scrive , racconta , crea , forma. Durante gli anni di insegnamento a Budoni, ha stimolato generazioni di bambini a essere creativi e fantasiosi. Nel libro, che si apre con uno spassosissimo invito alla lettura di Albino Bernardini e una presentazione di Federica Morrone, è possibile scoprire una voce di autentico pensiero di pace. Basta leggere “Un Natale speciale!, e “Versi con le ali”. Per non parlare di “La notte santa” che evoca un ricordo tenero e fibrante di “un padre/ che avrebbe voluto offrirmi il mondo intero/ ma solo il poco/ - che a me pareva tanto-/ soltanto il poco c’era”.

E poi ci sono i versi per imparare giocando. Con le filastrocche per apprendere quelle regole grammaticali che a tanti bambini creano non poca confusione, come ad esempio la “m”, sempre indispensabile prima della “B” e della “p”, o i casi in cui la “a” non vuole la mutolina (h) davanti. E ancora : i suoni più difficili da memorizzare, come “gno”, “ghe”,”gli”. Ma anche le parole birichine, i numeri, le storie e tutte le situazioni conosciute dai più piccoli.

 

(Da “La Nuova Sardegna” del 21 febbraio 2011)

 

 

Gianluca Corsi , giornalista . Scrive per La Nuova Sardegna.

 

 

Una maestra per la vita

Poesia e amore per i bambini

di

Willy Wonka

 

A scuola con la poesia, il nuovo libro scritto da Rosalba Satta, edito da Terza Pagine Edizioni, è un libro che, seguendo il filone di Gianni Rodari, vuole trasmettere in maniera gioiosa e fantasiosa la passione della poesia alle nuove generazioni .

Il libro è scritto, volutamente , in maniera molto semplice : una semplicità dettata dall’urgenza di arrivare immediatamente ai cuori e alle menti dei bambini.

Dalle poesie contenute nel libro traspaiono messaggi di pace, vividi rimandi al passato della poetessa e ai suoi affetti più cari, come la figura dell’indimenticabile padre Franceschino Satta, grande poeta nuorese, scomparso nel 2001.

Il libro si prefissa il compito di educare il bambino alle regole ferree della poesia e della grammatica che sono da sempre considerate ostiche nell’apprendistato dei primi anni scolastici dei bambini.

Un nobile intento quello di Rosalba Satta, di insegnare giocando la poesia e la grammatica nella forma meno pedante possibile che rende il libro un gradevole approccio a queste materie.

(Da "Chimera" , laboratorio democratico , Bimestrale N. 4 Marzo 2011)

 

LIBRI IN VETRINA:

A Scuola con la Poesia di Rosalba Satta

Recensione di Salvo Zappulla

 

 

Rosalba è una che gira sempre armata, porta dentro la borsetta una pistola di marzapane che spara fiori e caramelle ai bambini. Qualche volta la punta anche sui grandi e allora sono dolori, i suoi messaggi sono scudisciate ai cuori intorpiditi dal gelo (non diciamo cattivi, non esistono esseri umani cattivi ma solo incattiviti dagli eventi o dal ruolo che la vita ha loro assegnato), alle figure istituzionali che non fanno il loro dovere, a quanti non salvaguardano i sacri principi del rispetto tra gli uomini: la pace, l’ambiente e tutto ciò che è patrimonio universale. Da sempre ricordo Rosalba Satta impegnata, indignata, battagliera contro le storture del mondo, ora con una lettera di protesta al Ministro della Pubblica Istruzione, ora con uno scritto pubblicato non importa dove, anche sui muri della stazione se necessario. Questo pregevolissimo volumetto dalla veste grafica elegantissima (complimenti all’editore) altro non è che la prosecuzione del suo percorso educativo, instancabile, indomabile. Siano benedette le persone come lei perché sono una risorsa per il territorio, acqua pura di fonte in cui dissetarsi. E se i fruitori dei suoi messaggi sono i bambini, come nel caso di questo libro, siano benedette due volte perché aiutano a formare i futuri cittadini di domani, a ricordare loro…che i sogni non hanno scadenza e che, soprattutto, sono testardi. Ecco, in queste breve dedica ai figli c’è la filosofia di Rosalba. Bisogna sempre lottare per i propri sogni, guai ad arrendersi. Per ogni uomo disonesto che infesta la nostra terra, c’è sempre dall’altra parte un poeta a contrapporsi con la forza del proprio pensiero. Questa poetessa possiede il dono dell’incanto, i suoi versi spazzano via in un sol colpo nubi fulmini e tempeste, arrivano dritto a riscaldare i cuori, senza alchimie linguistiche, senza cervellotiche contorsioni mentali.
“Fiabe di libertà!/Dov’è che andate/senza imbrogli e catene?/Nella mente dei bimbi/e poi nel cuore/ma piano piano/senza far rumore”.
Versi di una semplicità disarmante ma allo stesso tempo di una tale forza espressiva da rimanere scolpiti nella mente. Lo scrittore che scrive per i bambini si assume un impegno particolarmente gravoso, ha un ruolo terapeutico, li aiuta a superare i momenti di passaggio, le crisi di crescita, a rielaborare simbolicamente e risolvere i propri conflitti interiori. Per essere scrittori, e in particolare scrittori di libri per bambini, bisogna essere bimbi un po’ dentro, guardare il mondo con i loro occhi, altrimenti diventa difficile riuscire a comunicare con loro, emozionarli attraverso uno scritto o un disegno. I bambini rispondono sempre con entusiasmo quando ci sono proposte reali di coinvolgimento. Un plauso di cuore va anche alla giovanissima casa editrice nata in Sardegna (Terza Pagina Edizioni) per la particolare cura della grafica del volume, che assume una sua autonomia e una sua comunicativa, alla pari della scrittura. Lo stesso valore, lo stesso potere di seduzione verso i bambini, fatalmente attratti in primo luogo dalle illustrazioni realizzate, guarda caso!, dalla figlia di Rosalba, Luciana.

 

Salvo Zappulla, giornalista e scrittore, a tempo perso anche critico letterario. Ha pubblicato varie opere di narrativa e fiabe per bambini. E' il direttore della Casa editrice Terzo Millennio di Caltanissetta. Presidente dell’associazione culturale Pentelite che organizza il concorso letterario nazionale città di Sortino. Collabora con articoli di critica letteraria alla pagina culturale del quotidiano "La Sicilia", al bimestrale "Notabilis", al mensile "La voce dell'isola".

A scuola con la Poesia di Rosalba Satta

(Terza pagina edizioni 2011)



Recensione di Claudio Moica




In questa vita ad alcuni è dato di educare attraverso la scrittura. Rosalba Satta nella sua opera “A scuola con la Poesia” ribadisce identità educative condensando atti ilari in quei versi in cui non sono affatto trascurabili gli aneddoti di un pensum scrupoloso e provocatore in cui esplode anche il discorso metaforico della forza della fantasia, da una parte, e della grammatica/logica, dall’altra. Una posizione privilegiata del verbo: una moltiplicazione di linguaggi con interscambi di formule, rime, vellutati favolismi, affermazioni semantiche che potrebbero arrivare a magnetismi in cui l’Autore edifica una vera e propria poesia visiva. Rosalba, insegnante elementare in pensione, figlia d’arte, il padre è il famoso poeta in lingua sarda Franceschino Satta scomparso il 25 luglio del 2001, attinge emozioni anche dal suo trascorso lavorativo e l’utilità didattica del suo lavoro va inserito in un discorso etico/morale atemporale (viene naturale ricordare Gianni Rodari e le sue famose filastrocche senza tempo) il cui dato sensibile ci consente alcuni rimandi fenomenici (trovare le rose / più odorose del mondo / è tanto difficile!).
Si tratta di un lavoro comunicativo, puro, che ingloba l’universo intero ed anche il surreale: i colori, i tempi, la fantasia, gli affetti. E si aprono altri specchi, altre singolarità, altre necessità. Ci sono immaginazioni e simbolismi eppure le cose della realtà che ci appartiene si intrecciano in modo suggestivo: forse è questa emulazione che affascina il mondo dei bambini, e non solo. Anche il bambino emozionale che è in noi si identifica con la gioiosa celebrazione di questo versificare. L’autoimmagine e la sensazione interiore sono il risultato di un potente condizionamento con la logica di Rosalba Satta.
‘Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuovi orizzonti, ma nell’avere occhi nuovi’ (Marcel Proust). La magia delle parole resta sempre la chiave di accesso alle risorse fondamentali per affrontare con nuovi stimoli gli altri da noi. Non dobbiamo dimenticare che è proprio nell’infanzia che inconsapevolmente le nostre sensazioni rischiano di ammalarsi e di confermare nel bambino, emozioni negative che possono compromettere relazioni sociali quando sarà adulto. Il compito della Satta diventa, quindi, importante e terapeutico; una sfida, una prova di responsabilità letteraria e psicosociale ben riuscita, a mio avviso. La silloge poetica è impreziosita dai disegni di Luciana Ceriale che fanno da sfondo alle parole in modo che il lettore possa avere un’immagine dei versi e del loro significato intrinseco.
Il lettore, senza età, ne resta incantato.

 

www.claudiomoica.it

 

 

A scuola con la poesia” di Rosalba Satta Ceriale

 

 

 

Recensione di Rina Brundu



 

Scommettere sulla Poesia non è una scommessa facile per nessun editore. Figuriamoci per una piccola casa editrice appena nata in quel di Ogliastra. Una terra bellissima sì, una terra che ti permette di tornare a casa e, mesi dopo, accorgerti di non aver dedicato se non qualche pensiero distratto al pur meraviglioso Paese di Erin che era stato anche il tuo Paese per tantissimo tempo. Ma anche una terra che vive le sue difficoltà oggettive nella più assoluta indifferenza. Indifferenza che non è sinonimo di intenzione malevola, ma semplicemente di impotenza e di una data incapacità.

L’impotenza deriva dalla conclamata abitudine a pensare che lo status-quo non si possa cambiare. Che così è perché è sempre stato e sarà sempre. Dimenticando che nulla è per sempre, che persino la bellissima silhouette di Punta La Marmora un tempo doveva apparire a chi l’ammirava ben più puntuta e sprezzante della furia del vento che la batte senza posa. L’incapacità è consequentia rerum perché non si possono fare le cose se non esiste una cultura-del-fare. La cultura del fare non è un alzarsi la mattina e decidere di spaccare il mondo, scopiazzando le metodologie relative e più o meno illuminate di Tizio e di Caio, ma è piuttosto figlia di una esposizione continuata e meditata ad un dato modo di intendere il lavoro. Ad una modalità creativa, propositiva, organizzativa, divulgativa, realizzativa che, come ogni altra arte, va imparata, perfezionata, coltivata. Per farla breve, il curriculum non è opzione manieristica, ma conditio sine qua non per vedere chi sei, cosa hai fatto e quali sono le probabilità che ciò che ti applichi a fare, con ogni buona intenzione, riuscirà.

Dicevo dunque che scommettere sulla Poesia non è scommessa facile per nessun editore. Soprattutto, per un giovane editore determinato a creare un nuovo tipo di editoria. Una editoria che non viva di assistenzialismo, di contributi editoriali, di contributi autorali, ma che riporti in primo piano l’attenzione verso la scrittura, e l’attenzione alla qualità artigianale del testo. Qualità artigianale significa che il testo prodotto nei suoi contenuti ma anche nella sua estetica deve risultare piacevole, proprio come ogni indovinato frutto dell’intelletto. E qualità-artigianale significa anche che le fortune del libro sono legate in maniera simbiotica all’impegno messo dall’editore e dall’autore. Con costanza, con serenità, con serietà. La serietà che diventa, di fatto, una condizione imprescindibile per lavorare a questi livelli e non la paga nulla.

Di sicuro, la scommessa fatta sul testo A Scuola con la Poesia di Rosalba Satta Ceriale è stata però una scommessa vincente. In tutti i sensi. In primo luogo, rispetto alla scelta dell’autore da pubblicare. Perché io sono convinta che non possa esserci testo valido se non vi è dentro un valido autore e che non possa esistere un valido autore/autrice se non vi è dietro un grande uomo o una grande donna che ne sostenga le velleità. Rosalba Satta Ceriale rientra a tutti gli effetti nella categoria di quelle grandi donne. Di quelle che si sono impegnate nella vita politica e civile con onestà ed entusiasmo (“Rina, io quando ho smesso di fare politica ero più povera di prima” mi ha detto di recente), di quelle che si sono date da fare per gli altri – vedi il continuato impegno per l’associazione Emergency di Gino Strada -, senza risparmiarsi mai.

Per tutto questo occorrerebbe dirLe grazie. Ma personalmente voglio dirLe grazie anche per avere creduto nelle possibilità di una piccola casa editrice come Terza Pagina Edizioni, per l’impegno che ha messo e continua a mettere in questo progetto, per le molte soddisfazioni che questo progetto ci sta regalando e, soprattutto, per avere concesso così una possibilità diversa all’Ogliastra. E dunque al fare impresa in Ogliastra pur fra tutte le difficoltà. Lo ripeto, il curriculum (in tutti i sensi, a questo punto) non è una opzione manieristica, ma una conditio sine qua non per vedere chi sei, cosa hai fatto e quali sono le probabilità che ciò che ti applichi a fare, con ogni buona intenzione, riuscirà. Da dire vi è che, in questo caso, ciò che si è fatto è davvero riuscito!

 

 


 

GRANDE FOLLA ALLA PRESENTAZIONE DI " A SCUOLA CON LA POESIA, IL NUOVO LIBRO DELLA POETESSA NUORESE ROSALBA SATTA

 

UNO SGUARDO SUL MONDO CON GLI OCCHI DI UN BAMBINO

Pubblicato dalla casa editrice "Terza Pagina"il volume racchiude poesie e filastrocche di grande impatto educativo e didattico.

 

Gianluca Corsi

 

Sosteneva Leopardi, ed esplicitamente lo ripeteva anche David Maria Turoldo, che una poesia, anche un solo verso, riesce a fare più grande il cosmo.

Rosalba Satta Ceriale la poesia ce l'ha dentro, come un fuoco perenne. E ogni volta che lo sprigiona è un dono talmente puro e disinteressato da sembrare quasi immeritato. Era successo agli inizi degli Anni Ottanta, con la pubblicazione della prima raccolta, "Poesie". E accade anche oggi, con la nuova raccolta "A Scuola con la Poesia", pubblicata dall'ogliastrina Terza Pagina Edizioni. Perché davvero Rosalba Satta è un raro esempio di persona che - per citare uno dei maggiori scrittori per l'infanzia, Marcello Argilli, - «ha il dono di sentirsi e vivere poeticamente in rapporto al mondo». Un dono che la poetessa nuorese ha in comune con l'illustre padre, Frantzischinu Satta, autore di versi immortali nella lingua nuorese. Ma è anche vero che il percorso artistico di Rosalba ha preso un originale cammino personale, che in comune con suo padre ha probabilmente il pregio di sapersi esprimere in un modo volutamente semplice e immediato, e di arrivare dritta al cuore e all’immaginazione di tutti, soprattutto i bambini.

"A Scuola con la Poesia", che si apre con uno spassosissimo invito alla lettura di Albino Bernardini e una presentazione di Federica Morrone, presenta grafica e impaginazione molto accurate – merito del coraggioso editore, Rina Brundu, che ha creduto fin da subito nella sfida – ed è arricchito dalle efficacissime illustrazioni di Luciana Ceriale, figlia di Rosalba. Il libro è stato presentato a Nuoro – in un auditorium della biblioteca Sebastiano Satta che, a stento, è riuscito a contenere il numeroso pubblico accorso – il 21 aprile. E la serata è stata memorabile. Sarà perché – come ha ricordato bene il moderatore Tonino Cugusi, direttore della biblioteca – «in questo secolo in disfacimento c'è molto bisogno di poesia». Sarà perché Rosalba Satta è conosciuta non soltanto come fine poetessa, ma vanta anche un passato di straordinaria educatrice e sensibile amministratore locale nel suo Comune di adozione, Budoni, dove ha ricoperto l'incarico di assessore alla cultura. A testimoniare questo legame c'erano anche sindaco e alcuni assessori del comune gallurese, che ha già acquistato 300 copie del libro di Rosalba per distribuirle tra i bambini delle scuole del paese.

D'altra parte il legame di Rosalba con i bambini e la scuola è indissolubile. È lei stessa a spiegare perché un libro di poesie per bambini: «Non solo perché alle elementari ho insegnato per oltre 35 anni e lì, tra quei banchi, il mio cuore continua virtualmente a sostare, ma anche e soprattutto perché la loro è l’età "delle prime volte"… e queste prime volte devono poter essere vissute con la stessa gioia dell’imparare a camminare e a parlare. Ci avete mai pensato? La conquista della capacità motoria e del linguaggio sono tra le conquiste più difficili, in assoluto, nella vita dell’uomo. Eppure il bambino impara ad apprenderle e a impadronirsene nei primi anni di vita. Con gioia». La stessa gioia che traspare dalla lettura delle poesie di Rosalba, dove si ha davvero l'impressione che siano i bambini e i giovani i veri artefici di un mondo migliore. E allora come non amare le struggenti "Un Natale speciale" e "Versi con le ali". Per non parlare di "La Notte Santa", che evoca un ricordo tenero e vibrante di «un padre/che avrebbe voluto/offrirmi il mondo intero/ma solo il poco/- che a me pareva tanto! -/soltanto il poco c’era».

Ma sono i versi scritti per imparare, giocando con la grammatica, il fulcro dell'intero libro. Perché anche Rosalba Satta Ceriale, come Gianni Rodari nella "Grammatica della fantasia" crede fermamente nella necessità che l'immaginazione abbia il suo posto nell'educazione. Nascono così le filastrocche per apprendere quelle regole grammaticali che a tanti bambini creano non poca confusione, come ad esempio la "m", sempre indispensabile prima della "b" e della "p", o i casi in cui la "a" non vuole la "mutolina" (h) davanti. E ancora: i suoni più difficili da memorizzare, come "gno", "ghe", "gli". Ma anche le parole birichine, i numeri, le storie e tutte le situazioni conosciute dai più piccoli. Insomma: è come se la pedagogia della filastrocca di Gianni Rodari continuasse ad insegnare. D'altra parte la poesia per Rosalba Satta è «un mezzo didattico- educativo fenomenale, che consente – quando ben utilizzato - il raggiungimento di risultati straordinari. Io me ne sono servita per oltre venticinque anni, portando avanti un progetto di sperimentazione alla scrittura poetica dei bambini. Unico laboratorio, in tutta Italia, sopravvissuto per tanto tempo. La poesia non era una disciplina a parte. Era il fulcro intorno al quale ruotava tutto il mio – e non solo mio! – "fare scuola"».

Ma è stato il poeta Jubanne Piga, amico fraterno di Frantzischinu Satta e della stessa Rosalba, a regalare una lettura appassionata della silloge: «Questa raccolta, "A scuola con la poesia", dall’apparente semplicità, esprime una poesia moderna e diretta, dove si avverte l’ansia del poeta, della mamma, dell’insegnante, di squarciare la tenebra dell’indifferenza, di aprire un varco luminoso verso un mondo di libertà, dove tutte le persone, grandi e piccini, di ogni razza e di ogni colore, possano chiamarsi fratelli. Versi gioiosi, liricamente felici respirano in questa breve raccolta, dove riecheggiano, nella purezza espressiva dell’autrice e nell’innocente gaiezza dei bimbi, sonorità, vibratilità d’animo, profondità e risonanza».

Forse è vero che per essere scrittori di libri per bambini bisogna essere bimbi un po’ dentro, e provare a guardare il mondo con i loro occhi. E Rosalba Satta Ceriale, nella silloge "A Scuola con la Poesia", ha dimostrato non solo di avere lo sguardo sul mondo con occhi di bambino, ma di possedere quel fuoco perenne della poesia che fa sempre piacere incontrare, perché – come dice ancora Argilli – «è una riposante e profonda riflessione che consola».