A quattro anni dal suo volo terreno.
Ricordando Pierangelo Bertoli
7 ottobre 2006.
Il giorno ed il mese mi riportano a Pierangelo Bertoli .
Sono trascorsi , dal suo volo terreno, ben quattro anni.
E sembra ieri.
E come ieri il cuore si raggomitola , e il pensiero si incupisce al ricordo della perdita. Per ciò che avrebbe potuto ancora dire, fare, cantare.
Donarci.
Ciò che rende il distacco meno duro è il fatto che sempre è possibile riascoltare la sua voce, il suo canto, la sua musica .
Rivederlo in qualche video .
Ripensare – come io faccio – a quando fu possibile un incontro con lui . E , quindi, alle parole dette, all’emozione provata, alla consapevolezza di aver avuto il privilegio di essere stati accanto ad un artista vero .
Bertoli non era solo un cantante.
Non era soltanto un cantautore .
Era capace , come e più di altri, di leggere i segni del tempo , di coglierne le contraddizioni, di dare asilo , voce e forza agli emarginati , agli ultimi, ai diseredati ; a coloro che un mondo strano colloca al di là , oltre , lontano…affinché la loro presenza non debba turbare il nostro quotidiano , la nostra beata indifferenza e il nostro stabile egoismo.
Quanti personaggi del suo calibro hanno attraversato e attraversano oggi il panorama musicale ? De Andrè e Vecchioni, certo. Guccini e Fossati, ovviamente. De Gregori e Paoli , poi, non si discutono.
Gli altri? Sono altra cosa. Lontani…
Milioni di canzoni muoiono dopo un mese, un’estate, un anno .
Le loro no . Alle loro non accadrà mai.
Possono essere dimenticate le poesie di Montale, di Neruda , di Garcia Lorca, di Jimenez, di Eliot ?
Allo stesso modo le loro canzoni-poesie sono e saranno sempre qua , a lubrificare l’anima e a mettere in moto il cervello.
Dopo la scomparsa di Bertoli qualcosa si è fatto.
Nuoro ha voluto e saputo dedicargli un monumento nell’anfiteatro comunale , luogo di incontri culturali e musicali. E non è poca cosa, considerato il fatto che il riconoscimento è avvenuto alcuni mesi dopo il suo volo.
E gli Istentales , sempre, durante i loro concerti, lo ricordano musicalmente cantando alcuni suoi pezzi e ne parlano, prima e dopo, con un affetto e un’ammirazione senza confini.
Caterina Caselli ha realizzato uno straordinario CD che contiene alcune canzoni di Bertoli cantate da vari artisti .
Marco Morrone ha dato vita a un sito (www.bertolifansclub.org) che consente l’incontro e il confronto dei tanti ammiratori di Pierangelo.
Si sarebbe potuto fare di più . Molto di più, soprattutto a livello televisivo . Ma , forse, Pierangelo Bertoli non era , e non è, di questo mondo.
Era avanti, prima . E solo alcuni potevano scorgerlo.
E’ oltre anche adesso.
Oltre le nostre ipocrisie, le nostre mediocrità, i nostri noiosi e , a volte, allucinanti discorsi infarciti di finta umanità . E di lustrini…per dare luce al nulla.
Pierangelo è stato sempre indiscutibilmente e fastidiosamente oltre.
E adesso mi piace pensarlo là - così come cantava nella sua "Fantasmi"- , "dove il cielo sposa il mare/ dove l’uomo non sente dolore/ dove nasce un altro sole…".
www.rosalbasatta.it