Libri in vetrina

 

Un libro per amico. Vincenzo Cottinelli e il suo

" Tiziano Terzani : ritratto di un amico"

 

Finalmente! anche il libro di Cottinelli "Tiziano Terzani : ritratto di un amico" (Editrice A. Vallardi), ha trovato la via di casa.

Averlo tra le mani, e sfogliarlo col giusto ritmo, produce una sensazione di

benessere : è come entrare nella vita di Terzani senza essere visti ma , contemporaneamente, sapendo di essere graditi, e vivere intensamente un arco di tempo che va dal 15 settembre 1995 al 21 maggio 2004.

Io che ho avuto il privilegio di scambiare con Terzani alcune e-mail , ma che non ho potuto realizzare il desiderio di incontrarlo per comunicargli personalmente il mio grazie per tutto ciò che ha fatto, scritto e detto, nell’osservare l’itinerario fotografico di Cottinelli, sento che, anche se in parte, il desiderio si è realizzato: per quella strana alchimia che si imprime in determinate immagini, l’incontro , anche se solo dopo il suo volo , è avvenuto.

Sono foto che parlano, che comunicano , che vengono incontro, che lubrificano il cuore e che, in un gioco speciale di luci e di ombre, raccontano i colori di una vita piena, bella, intensamente vissuta , assaporata e , all’occorrenza, morsa.

"Confesso che ho vissuto" , scriveva ieri Neruda, dopo averci regalato la bellezza della Poesia.

"No, grazie. Confesso che ho vissuto", raccontava Terzani al regista Zanot, poco prima del suo volo ( nel racconto di un eventuale rifiuto di un’ipotetica pastiglia che, se scoperta, avrebbe potuto allungare la sua vita) , dopo averci indicato , attraverso le sue opere e il suo esempio di vita, la via che conduce all’interiorità, alla condivisione, al rispetto, alla pace .

E il "confesso che ho vissuto" traspare , in maniera nitida, nelle straordinarie foto del fotografo-scrittore Cottinelli che, per dare un’anima agli scatti delle sue Nikon F4 e Leica M6, "ha bisogno di girargli intorno" – come nel caso di Terzani - " perché devo vederlo vivere e muoversi nel suo ambiente e parlare e magari lavorare.".

"Solo così – precisa Cottinelli in una recente intervista a cura di Alen Loreti – si vive intensamente e nello stesso tempo viene fuori un buon lavoro perché delineato - per dirla alla Bresson - fra testa, occhio ed emozione".

"Il volto e lo sguardo di Tiziano – precisa sempre Cottinelli , rispondendo ad una della tante domande di Loreti – sono straordinariamente trasparenti e loquaci, incapaci di dissimulare, anzi sempre portati a rafforzare ed enfatizzare la realtà di pensieri e sentimenti. In questo senso il volto di Tiziano è definibile "maschera" non perché nasconda, ma perché fissa ed esalta la caratterizzazione del momento. Insomma, sembra che Terzani reciti, però sei sicuro che recita se stesso e quello che pensa realmente, perché lo ha vissuto e studiato e raccolto nella realtà.".

E questo si vede e si apprezza nel suo bel libro che ho riposto con cura nell’angolo delle cose più care. Per averlo sempre a portata di mano. Per comunicare una scelta : mettere insieme i libri che respirano e riossigenano l’anima. E, visti i tempi che corrono, soprattutto di queste pagine e di queste emozioni, oggi più di ieri, abbiamo bisogno.

Anche per questo : grazie Vincenzo!

Rosalba Satta

                                     

Foto di Vincenzo Cottinelli , tratte dal sito www.vincenzocottinelli.it