Successo del corso "Fare arte"

 

di

Rosalba Satta Ceriale

 

 

"Fare arte", corso organizzato dall’Assessorato alla Cultura del comune di Budoni.

Ciò che invece, quest’anno , non era stato messo in conto, considerato il caldo eccessivo , e perciò scontata , la partecipazione al corso estivo prevedibile, era la continuità nella frequenza.

Sarebbero riusciti gli artisti Ciaccheri e Goffi a vincere il fascino di un mare sempre più limpido, e il richiamo, forte, dell’inevitabile e piacevole ozio? Il loro invito a "fare arte", ad utilizzare pennelli, colori, cartoni, forbici e fantasia, sarebbe stato più forte dell’ eccessiva calura, fonte di inevitabili bagni di sudore e capace di togliere le forze e la voglia agli ottimisti più ostinati?

A scommetterci è stato soprattutto il giovane Assessore alla Cultura Bruno Murrighile che, senza tentennamenti, ha deciso di dare continuità all’ iniziativa culturale nata due anni addietro e della quale conosceva obiettivi e risultati.

"E’ naturale –ha sottolineato- che nel periodo estivo i cittadini e i turisti sentano il richiamo del mare.Ma è fondamentale creare, contemporaneamente , delle occasioni che consentano di scegliere. E il corso "Fare arte" è un’occasione speciale: consente lo sviluppo e/o il potenziamento della creatività, promuove e organizza lo scambio fra esperienze diverse, capaci di arricchire sia i giovani che gli adulti. Rende possibili, in sintesi, esperienze gratificanti durante il periodo estivo".

E le attività,all’ interno del corso,sono state davvero tante: l’incisione ad acquaforte, l’affresco su tavola, lo sbalzo su rame, il cartonaggio, lo stencil, la marmorizzazione della carta e del vetro, il decoupage.

Bambini, ragazzi e adulti hanno lavorato insieme, hanno appreso tecniche diverse, hanno tagliato, incollato, dipinto, inciso…Hanno creato.

"Il bisogno di creare, di contribuire a dare nuova forma al mondo

-scrive Harold S. Kushner nel suo "Nessuno ci chiede di essere perfetti,nemmeno Dio"- è innato nell’uomo, e un lavoro- ed io aggiungo, un paese- che non offre lo spazio e la sfida per farlo è fonte di frustrazione".

Il corso si è concluso- dulcis in fundo! -con la manifestazione-rito "Lascia la tua impronta a Budoni" .Chiunque era invitato a disegnare, dipingere, scrivere in un manifesto-cartellone lungo 50 metri.

"Grazie per l’opportunità"-ha scritto una giovane turista di Reggio Emilia, in viaggio di nozze, di passaggio a Budoni-"Questo incontro rende ancora più significativo questo mio girovagare nelle vostra stupenda Sardegna. Grazie davvero! Vi ricorderò."

(da "L’Ortobene")

 

 

Lia e Chiara Ciaccheri

 

Il cartellone più lungo della Sardegna