Ti fipo isettande, fizu meu.

Bi n’hat cherfiu a ch’arribare…

                                                            Babbu

Mille pagine belle

(A mio fratello Luciano)

 

Adesso l’hai raggiunto…

Sei con lui.

Sei con Paolo

il fratello teneramente amato.

Sei là

dove l’indifferenza

l’inganno e l’arroganza

non possono ferire la tua vita.

E’ finita l’angoscia

- disastro tutto umano –

per il sopruso e il furto di emozioni.

Adesso tu sei là

con i tuoi sogni

…intatti.

Con Paolo ed il suo canto.

Con i versi di un padre

che ha riempito di bello la tua vita.

Sei accanto a mamma…

alla fresca morbidezza del suo abbraccio.

Adesso li hai raggiunti…

E adesso i tuoi colori

la tua voglia d’azzurro

e il tuo sorriso

sono là

dove il respiro è luce

e la luce, tepore

…sapore dell’Amore universale.

A tutti noi rimane

il caldo abbraccio

di mille pagine belle

scritte,

col respiro dell’anima, nel cuore.

( Tua sorella Rosalba )

Ahora lo alcanzaste…

Estás con el.

Estas con Pablo

el hermano tiernamente amado.

Estás allá

donde la indiferencia

el engaño y la arrogancia

no pueden herir tu vida.

Terminó la angustia.

-desastre todo humano-

por el abuso y el robo de emociones.

Ahora tu estás allá

con tus sueños

...intactos.

Con Pablo y su canto.

Con los versos de un padre

que llenó de belleza tu vida.

Estás junto a mamá…

a la fresca suavidad de su abrazo.

Ahora te reuniste con ellos...

Y ahora tus colores

tus deseos de azul

y tu sonrisa

están allá

donde el aliento es luz

y la luz, tibieza

...sabor del Amor universal

A todos nosotros nos queda

e cálido abrazo

de mil paginas bellas

escritas,

con el aliento del alma, en el corazón.

 

(Traduzione : Teresa Fantasia)

 

 

Paolo e Luciano Satta

 

Dopo il volo terreno di Luciano, mi sono giunti versi e pensieri… con la tenerezza di un abbraccio.

Il valore terapeutico delle parole è enorme…

 

A Luciano Satta

In quel sentimento di sardità , insito e mai sopito del nostro essere Sardi, spesso, con la mente, sono andato in quei rivoli alla ricerca di un archetipo che potesse incarnare quella essenza.

Oggi l’ho trovato …ed è il tuo volto, il tuo abito, il tuo portamento, caro Luciano Satta.

Non ti ho conosciuto di persona ma ciò l’ho percepito dalle foto che tua sorella Rosalba ha pubblicato.

Con orgoglio mi sono sentito tuo fratello, figlio come te di quella comune Madre che è la nostra Ichnusa ed allo stesso tempo poter dire:

“Ecco un vero Sardo. Un bel Sardo”.

Dedico a te le stesse parole che ho rivolto a tuo padre Frantzischinu:

“Rocce di granito rosa

di porfido

di grigio basalto di cambriana Sardegna;

sentinelle che preservano il sentimento dell’Amicizia;

fondamenta e pietre miliari

dell’appartenenza e dell’etica.

La strada dell’eternità che hai intrapreso ti sia profumata di mirto, di corbezzolo, di bosco e di salmastro.

Adiosu.

Beniamino, Maria, Alessandra

 

 

 

A Rosalba

Con affetto e stima

 

Il tuo vagare nel cielo

tra una luce e l’ altra

è fulgore che brilla.

Solo una stella

l’Orsa Maggiore

manca al tuo firmamento.

Cercala, abbracciala,

accoglila con gioia:

il tuo sorriso

sarà luminoso.

Dolce amore

e teneri sentimenti

ammantano la tua vita.

Ora immersi nella luce

dell’azzurro cielo

infondono nel cuore

dolcezza e speranza.

Apprestati alla fonte limpida,

nutri lo spirito,

spezza il pane,

apri i tuoi palpiti:

l’amore sarà una luce di gioia.

Italo

 

 

E’ dolce dialogare per versi, e i tuoi sono teneri, come gli amori che hai perduto.

Uno lo abbiamo condiviso, Luciano, per l’appunto, e lui diventa un tramite del nostro interloquire…"celeste è questa

corrispondenza d’amorosi sensi,

celeste dote è degli umani; e spesso

per lei si vive con l’amico estinto

e l’estinto con noi, se pia la terra…"

come Foscolo ebbe la cristallina efficacia di riferirci nella sua mirabile narrazione poetica.

Vederti dappresso non mi ha portato lontano nel tempo dove l’immagine si era , ovviamente, fermata, intarsiata per segni e colori che oggi sono notevolmente cambiati. Ho dovuto chiederti se eri Rosalba e in quel momento ho riabbracciato una fetta di esistenza trascorsa, come quando la commozione mi ha vinto, davanti al pallore di Luciano che, a toccargli le mani, mi ha regalato ancora un palpito di quel calore che, peraltro, aveva già abbandonato la fronte.

Lì, su quella fronte, il tempo era irrimediabilmente passato e la forza dell’abbraccio con te e con i tuoi cari ha riesumato un afflato, un respiro che si riempie di umana comprensione… per quanto un dolore sia difficile da penetrare nella sua interezza, abile come è a prendere vesti e significati diversi a seconda del cuore che abbia deciso di flagellare.

Era il luogo del pianto.

Tanta gente contrita davanti a tre corpi che avevano deciso di tacere, di non sentire il dolore che pioveva d’intorno.

Ognuno con la sua fetta di tristezza.

A me è toccata la vista fissa su quel corpo che mi correva nella memoria con una testa chiomata, e uno spesso maglione rosso addosso, a giro collo, indossato sopra un altro maglione a collo alto, altrettanto spesso. Un corpo, allora, più minuto e scattante, nervoso, un viso pieno di spirito che regalava ilarità e il senso leggero di vivere quegli anni.

Ora tutto si è compiuto e qualcosa ci manca.

Qualcos’altro ci manca…perché la vita inizia con la conta degli affetti che, irrimediabilmente, cominciano a venir meno, ed entrambi ; noi due abbiamo già fatto le sottrazioni da tutto il bene che si aveva…quando solo il sorriso battezzava le giornate piene di luce e di aspettative.

Si è chiusa una parte per entrambi e da oggi siamo entrambi qualcosa in meno.

Un abbraccio ancora.

Gesuino

Ciao Rosalba,

ho avuto una triste notizia.

Non conosco nessun dettaglio ma questo poco importa.

Mi sento vicina a te in questo momento di doloroso contatto con l’infinito.

Grazie per le tue parole. Sempre.

Valentina

 

 

           

 

 

Ciao Rosalba,

ho saputo la notizia di tuo fratello Luciano da mia madre che ha letto il necrologio nel giornale…

Mi si è stretto il cuore e ti ho pensato intensamente.

Mi dispiace, non immagini quanto, e ti sono vicina in questo momento di dolore inenarrabile.

Sono CERTA delle cose che hai scritto nella poesia : lui adesso starà sorridendo nell’incontro con Paolo, tuo padre e tua madre…

Grazie. Ancora una volta mi hai fatto partecipe della tua sensibilità, che sa essere speciale anche nel raccontare un saluto.

Un abbraccio infinito.

Graziella

 

 

Vorrei essere un poeta per rispondere al tuo dolore in modo leggero.

Se la speranza attenua la notte, mi piacerebbe sperare che anche il Beppe potesse stare su una nuvola con tuo padre ed i tuoi fratelli…sorridendo di noi, così immersi nel dolore terreno.

Ti abbraccio stretta.

Lucia

 

 

Ciao Rosalba…

Ho appreso ieri da Teresa Fantasia che Luciano non ce l’ha fatta.

Ho sperato, anche per tua cognata ed il figlio, che questo non accadesse ( ho saputo anche della perdita di suo fratello)…

Che dire? Un destino atroce…

Non ho parole di conforto, che poco servono in queste circostanze.

Una persona cara se n’è andata…questa è, purtroppo, la realtà.

Non ci resta che affidarci al Signore.

Sai che Luciano è con lui, che riabbraccerà i suoi cari…e questo è l’unico conforto.

Raccomando a Lui voi tutti : tu, sua moglie, suo figlio, tutte le persone che lo amano e lo hanno amato e che in questo momento soffrono per la sua scomparsa.

Ma, come scrive Gino Marielli nella canzone "Armentos", si è solo spostato in un altro pascolo dove non possiamo vederlo, ma sappiamo che Luciano c’è , e ci sarà sempre, e lo sentirai sempre vicino a te.

Rosalba, solo il tempo potrà lenire questo momento.

Sappi che io sono qui e che, se vorrai, potremo parlare e, se questo può aiutarti sarò ben felice di poterti stare più vicina.

Ti abbraccio forte, ma soprattutto con tutta la stima e l’affetto che nutro per te.

Gavina

 

 

Carissima Rosalba,

ieri ti ho telefonato a casa  ma non c’era nessuno. Non volevo invadere un dolore privato, intimo, volevo solo che tu sentissi che c’ero, con tutto l’affetto, con tutta l’ammirazione  per il tuo coraggio, la tua forza d’animo, che ti fa essere unica e davvero speciale.

Ho letto più volte i tuoi versi, ho provato una grande emozione.

Si, i tuoi fratelli saranno molto orgogliosi di te, di questa tua capacità di trasmettere emozioni, di cogliere ricordi, rendendoli eterni.

Grazie di averci fatto partecipi di questi primi versi.

Ti abbraccio.

Lia

 

 

 

…una spendida poesia che commuove  ma riempie il cuore di luce e di speranza.

Il mio cuore è con te in questo momento freddo, in quest’inverno della mente, in questo momento di saluti per poi ritrovarsi nella luce.

 

Claudio

 

 

 

Cara Rosalba,

ti abbraccio forte forte. Condoglianze vivissime. Purtoppo nei giorni scorsi sono stato distratto da varie cose e non ho saputo della morte di Luciano, altrimenti sarei intervenuto al funerale..

Leggerò attentamente la poesia anche nella traduzione spagnola, un’altra lingua che amo.

Con tanto affetto.

Non essere triste : hai un altro angelo in cielo.

Salvatore

Carissima Rosalba,

la perdita di una persona cara lascia un solco profondo.

Siamo con te perché  possa sentirti meno sola di fronte a questa nuova prova.

Grazie per aver voluto condividere questo bellissimo testo.

Sono commossa per il calore, l’amore e la forza del messaggio.

Anche io non so se la poesia salverà il mondo, può però accorciare le distanze, tenere vivo un legame, continuare un dialogo.

Un abbraccio stretto.

Marisa

 

 

Ti sono vicino , col cuore e con l’anima.

Spero di riprendermi presto per venire a salutarti e abbracciarti di persona…

Tonino

 

Era il lontano 2003 quando, girovagando tra i siti che si occupavano di pace , mi sono imbattuto nel tuo. D’impulso ti scrissi subito e la tua risposta fu altrettanto tempestiva. Ricordo ancora il tuo “grazie, avevo bisogno di una carezza…”.

Spero che in questo nuovo momento triste della tua vita, questa mia povera e piccola e-mail giunga a te come una carezza.

Un abbraccio.

Piero

 

 

A Lucianu ch’est fachende su sordau

(1971)

 

Dae custa terra  ’e Grassia Deledda

aspras de rubos, de bertudes sana,

imbio una cantone, una funtana

de saludos berteros, meda innedda.

 

T’imbio peri custa canistedda

de pane e casu, uliba cuttiana;

sos saludos de Santa Bibiana,

pirinzinu  ’e s’ischina  ’e “Caparedda”.

 

Cando intendo buddinde sa padedda

pesso a Lucianu, istraccu e mortu  ’e gana,

isettande sas nobas de fulana,

cubande carchi pinzu in sa taschedda.

 

Ti bio, caru fizu , barbi fattu,

chin d’una fazzichedda ’e criadura,

contande sos basolos in su prattu.

 

Los suzzas :  ti paren coffitura,

e nde faches derettu disacattu,

che frama chi si piccat sa crisura.

 

Su lettu isconzu, frittu e corriattu,

sa zanchetta tres bortas sa misura,

su gabbanu ispilìu e tottu annattu.

 

Sos pantalones sun chene costura,

sos mustazzeddos a sa rococcò,

sos ocros ispipillos de natura.

 

Mama tua in s’ispricu ’e su comò,

hat postu , bella, una fotografia:

ca non ses malu, ti lu juro, no!

 

Commo ti bio alligru e ispipillu,

fachende una parlata chin talentu;

armoniosu , peres unu grillu.

 

A cara a tibe mesu reggimentu,

appraudinde, abberu!, est un’ispantu!

“Naturalmente”, tue ses cuntentu.

 

Soa ocros mi s’iffunden in su prantu

ca bio mama tua in pessamentu,

trista che notte, chin su coro affrantu.

 

Bies sa Roma antica e-i sa moderna;

elegante e barrosu che nababbu,

armau de bustina e de ziberna.

 

E commo chin affettu e bonu grabbu,

caro fizu, chin brama e tantu amore

unu saludu dae mama e babbu,

 

s’istima ardente de su Redentore.

 

 Babbu  

(Da “Incantos- Su prantu cubau” di Franceschino Satta - Edizioni Solinas)

 

 

Cara Rosalba

mi dispiace tanto.

Non è facile, lo so, e non oso immaginare cosa si possa provare..

Però pensa che il modo migliore per onorare  chi non c’è più  è vivere pienamente la propria vita e sapere che la felicità, nelle piccole come nelle grandi cose, è l’esaltazione della condivisione. E , in questo senso, anche il dolore , condiviso, ci restituisce un senso e, se vuoi, una forza  che non sapevamo di avere.

Pensa, nel giro di pochi anni, ho perso tutti i miei nonni.

Mi commuovo per piccoli ricordi, per il vuoto che hanno lasciato, eppure so che quella è solo  la parte più “facile”, più naturale.

La vera forza, il vero salto, è recuperare quello che mi hanno lasciato dentro : e allora  scopro che ci sono così tante cose , belle e potenti, che posso ri-usare, riprendere, ri-elaborare.

Da lì prtendo slancio e penso a tutto quello che posso fare per dare un senso profondo a questa cosa strana che è la vita.

I miei nonni ci riuscirono : ora tocca a me e la loro vita, non la loro scomparsa!, continuerà nella mia.

Ti abbraccio forte e spero un giorno di abbracciarti davvero.

Con tanto affetto,

Alen 

Cara Rosalba

ricevendo queste poche parole

mi fai pensare che è accaduto il peggio. Se è così  è certamente una cosa triste e angosciosa. Una  persona  cara è come una pianta grande e quanto più grande è la pianta, quanto sradicata, più profondo e largo è il vuoto che provoca.

Anche noi, da lontano, ti stiamo vicino.

Giuseppe

 

 

Cara Rosalba,

ero abituata a leggere ne “L’Ortobene”  le tue dolci poesie per Paolo.

Ora hai perduto un altro fratello, Luciano, dopo un mese di sonno senza un attimo di risveglio…

Non trovo parole di conforto per questa perdita.

Ti posso solo dire che ti sono stata sempre vicina.

Ti abbraccio con affetto

Lucia

 

 

Ciao Rosalba…

Che bei versi, che belle parole, che grandi sentimenti!

Il dolore spezza il dentro, ma non lede le coscienze.

Ti stimo moltissimo e ti abbraccio.

Pina

Insieme

(A mio fratello Luciano)

 

Il respiro del cielo

è qui

…nel battito del cuore

di chi ti ha tanto amato.

E’ qui il tuo passo

la tua voglia di vita

il tuo respiro.

Muore soltanto chi non ha vissuto…

Chi non ha dato.

Chi ha elevato recinti.

Chi si è perso

pensando solo a sé.

Muore soltanto chi non ha vissuto…

Tu hai camminato,

hai dato,

realizzato

…e nel tuo andare

hai seminato voglia di futuro.

Ci sei

e ci sarai

negli incontri di oggi e di domani.

Nei momenti più rosa

e in quelli un po’ più scuri.

Ti sentiremo accanto

…e insieme aspetteremo

l’alba del nuovo giorno.

Insieme…

La morte non può nulla

sui sentimenti tersi.

La morte

non ha spazio negli anfratti del cielo

e non trova rifugio nei rivoli dell’anima,

nei ricordi

…che sono solo nostri

e che sanno scaldare

più di un sole d’estate

a mezzogiorno.

Il respiro del cielo

è qui

…nel battito del cuore

di chi ti ha tanto amato.

 

Tua sorella Rosalba

 

 

 

El aliento del cielo

está aquì

…en el latido del corazón

de quien te ha amado tanto.

Està aquí tu paso

tus ganas de vivir

tu aliento.

Muere solo quien no ha vivido…

Quien no ha dado.

Quien ha levantado cercos.

Quien se ha perdido

pensando solo en si mismo.

Muere solo quien no ha vivido…

Tu has  caminado,

has dado,

realizado

…y en tu andar

sembraste deseos de futuro .

Estás aquí

y estarás siempre

en los encuentros de hoy y de mañana.

En los momentos mas rosados

y en aquellos un poco mas oscuros

Te sentiremos  a nuestro lado

…y juntos esperaremos

el amanecer del nuevo dia.

Juntos…

La muerte nada puede

sobre los sentimientos  puros.

La muerte

no tiene cabida en los parajes del cielo

y no halla refugio en los torrentes del alma,

en los recuerdos

…que son solo nuestros

  dan mas calor

que el sol del verano

al mediodia.

El aliento del cielo

está aquí

...en el latido del corazón

de quien te ha amado tanto.

                                 (Traduzione: Teresa Fantasia)

 

Cara Rosalba…bravissima. Molto bella la poesia per Luciano.

 

La musa sgorga fluida

dagli antri reconditi dell’io

espressione di una vita

che si libra negli spazi infiniti

e vive l’armonia del creato,

primavera del cuore,

profumo di rose,

quadro policromo di sentimenti,

energia dei tuoi passi,

vita intrisa d’amore…

Italo

Cara Rosalba,

mi spiace per tuo fratello: immagino il tuo dolore e il vuoto che hai dentro in questo periodo.

Spero che le canzoni di Bertoli ti possano aiutare a uscire da questo difficile momento e a vivere i momenti di sconforto.

Come dici il valore delle parole è terapeutico: crdo che anche i versi dei grandi cantautori siano una medicina preziosa…un qualcosa che ci aiuta, piano piano, a reagire.

Mi raccomando: forza e coraggio! Son sicuro che anche se noi non possiamo saperlo, i nostri cari ci sono sempre vicini…in quella dimensione che non conosciamo…ma che sono portato a credere sempre più che esiste!

Un forte abbraccio.

Marco

 

 

Avrei voluto

 

Avrei voluto

avere altro tempo

dedicare un pensiero

lasciare un saluto.

Condividere consigli

parlare ancora

cantare insieme

 

Avrei voluto tante cose

ma non rimpiango…

Perchè ritroverò.

Vincenzo

 

 

Lettera aperta al Direttore de "Sos Canarios"

 

Budoni 24 febbraio 2008

Gentilissimo Direttore,

GRAZIE. GRAZIE. GRAZIE.

Ancora oggi sono piena dell’armomia e della bellezza della Sua musica. E del canto dei Suoi ragazzi…

Il Suo, il Vostro, è stato un abbraccio tenero e forte al nostro dolore.

Dolore che , per tutto il tempo trascorso in chiesa, proprio perché in compagnia della Sua musica, ha potuto quasi distendersi , allentare la morsa e dare, perciò, respiro al cuore.

L’effetto terapeutico è stato enorme…

La sensazione che Luciano ascoltasse…che ci fosse , era forte.

Niente , ieri, è accaduto per caso. Perfino la lettura, da parte del Sacerdote, della parabola della Samaritana , mi ha fatto sobbalzare. Pochi mesi prima dell’addio terreno di Luciano, per tanto tempo – lo ricordo bene – io e lui discutemmo di una vecchia canzone di Adriano Celentano che, poi, scoprimmo intitolarsi "Il forestiero". Canzone bellissima che racconta, appunto, l’incontro della samaritana con Gesù. Luciano, pur essendo , da sempre, un grande ammiratore di Celentano e avendo tutti i suoi dischi e cd, non la ricordava. E nonostante io gliela cantassi ripetutamente, non riusciva a ritrovarla nella sua memoria. Poi, grazie ad Internet, riuscì ad ascoltarla , fece mente locale e la ritrovò in un vecchio disco di vinile che possedeva da sempre. Ricordo che, via Internet, me la mandò e ne parlammo a lungo. Ieri, PROPRIO quella parabola…che parlava – e parla – dell’ "acqua" della vita… che salva. Sempre.

Ciò che, comunque, mi ha riempito l’anima e il cuore di una tenerezza infinita è stato il canto finale : la Sua bellissima "A babbu meu" (si intitola così?) . Non penso esista , nel panorama musicale sardo, una canzone più bella. Lei, nello scriverla e musicarla, non ha attinto solo dalla Sua mente e dal Suo cuore, ma ha saputo leggere il dolore di tutti . E per farlo - e per farlo così bene! – è necessario essere persone speciali .

Ricordo che anni addietro , nel commentare la bellissima poesia "Ispadas de sole", dissi a mio padre che con quei versi era stato capace di costruire in vita la sua immortalità. Lei , Direttore, l’ha fatto già da tempo con questa stupenda, straordinaria poesia-canzone. Dall’iniziale "Una notte de bentu, tres toccos de morte in sa janna m’han dau…", il finale…Richiesta d’aiuto impregnata di divino: "Animas bonas, commo est chin bois, cherielu bene commente nois…".

Il canto-invocazione, da pianto disperato , da colpi di dolore bussati -e sentiti- nei luoghi più profondi dell’anima, diventa carezza-accoglienza… Abbraccio dell’ Amore universale.

Anche per questo GRAZIE , Direttore. A Lei e ai Suoi ragazzi. Col cuore.

Rosalba Satta

 

 

 

Per Luciano

 

-Stai!

Parliamo, se vuoi,

delle ore passate

sui banchi di scuola.-

-Quanto tempo!Vola,

proprio come si dice!

Sai, ho messo su casa,

una famiglia felice...-

-Chi l´avrebbe mai detto!

Incontrarci a quest´ora

e parlare di figli e del tetto,

o di un caro progetto

e tante altre cose ancora.-

 

Ma l´ultima aurora

non è stata puntuale.

Qualcosa si è rotto

nel moto astrale

delle nostre esistenze.

Così abbiamo interrotto

discorsi che avremmo voluto,

infarciti di risate e di sale.

La luce e l´azzurro infinito

non ti rischiarano il giorno,

e tu non senti più male,

né vedi chi, intorno,

ti offre il suo pianto d´amore.

 

Chi l´avrebbe mai detto!

Incontrarci a quest´ora

e trovarti su un letto

con i fiori d´accanto,

le mani giunte sul petto,

e la fronte sbiancata

che chiede una carezza soltanto.

 

Gesuino Curreli

 

 

Con immenso dispiacere apprendo la notizia dell’ennesimo lutto che ha colpito la tua famiglia. Spero  che tu possa trovare la forza interiore per superare questa ulteriore prova. Con stima. Le più sentite condoglianze.

Gaspare Mele

 

 Dedica a Rosalba

 

Sa morte este unu innenneriu

de dolore e ingratitudine

este usu, este abitudine

naschire e morrere senza criteriu.

 

Este causa naturale e misteriu

senza speru ne beatitudine

Ss morte in sa solitudine

colpiti spensierada in su seriu.

 

Sa naschida er gioia e allegria

sa morte er dolore e tristura

pena de angustiasa e scunfurtu.

 

Sa vida es prena de tribulia

e in custa novella sventura

rezzi su meu umile confortu:

 

chi Franzischinu, Paolo e Lucianu

siana a fiancu de Deus soberanu.

 

Gaspare Mele

(Roma , 02-05-08)  

 

 

 

Ciao Rosalba,

non sai quante volte ho pensato di scriverti per sapere di te… Ho preso l’influenza e, tu sai, la scuola assorbe gran parte del tempo.

Trovo sempre il tempo, però, per visitare quotidianamente il tuo sito .

Ho letto la tua lettera al Coro dei Canarios e la poesia che Gesuino Curreli  ha scritto per tuo fratello Luciano.

Mi premeva dirti che proprio quel verso della canzone che tu hai riportato per intero (“animas bonas commo est chin bois…”) è stampato nella catenina che mio padre porta sempre al collo con l’immagine di sua madre! Alla fine i nostri cuori si cibano delle stesse emozioni perché è di esse che abbiamo bisogno per andare avanti e cercare un po’ di quiete.

Circa la poesia, l’ho trovata stupenda! Ogni tanto vado a rileggerla : la trovo bellissima nella costruzione…nel finale…che si contrappone ai versi iniziali che ne sono un loro completamento.

Ho visto i messaggi che chi ti ama ti ha spedito, ho visto tutte le foto…

Ti ho pensato, ieri mattina , quando a Rai 1 hanno parlato di Tiziano Terzani. Ti ho spedito immediatamente un sms perché  volevo che guardassi anche tu il servizio : è arrivato in tempo?

Ti abbraccio forte, ti ho sempre nel cuore, ma lo sai.

Graziella

 

 

 

 

A Luciano

 

Mi regalo un silenzio

fatto di mille aurore

di notti di tempesta

di cadute

di corse senza fiato

di sogni e di speranze

di trappole d’inganni

mai schivate

di pianti

e di risate.

Di canti di chitarra

nelle notti d’estate.

Di poesie recitate

…scovate

nei giardini di ieri.

E’ un silenzio

che parla di te,

della tua vita.

Mi regalo un silenzio

che dice e ribadisce

…e lo porto nel cuore

per dar forza al risveglio

per rivivere ancora

i momenti corposi

di abbracci e tenerezze.

E’ un silenzio

che si veste di cielo

…che disseta il pensiero

quando il mio passo arranca

quando lo sguardo

- che cerca e non ti trova -

si riempie di pianto.

 

Tua sorella Rosalba

Maggio 2008

 

 

Carissima Rosalba, ho letto la tua ultima poesia dedicata a Luciano…

L’ho trovata incantevole ed ho “sentito” ogni sua parola come fortemente nata dal tuo cuore per il mio.

Beati noi , che abbiamo silenzi da riempire di vita trascorsa,

di nomi conosciuti da sempre,

di musica e chitarre stonate,

di versi divini,

di risa sgorganti,

di pianti sdegnati.

Beati noi ,

il cui silenzio non resta muto per sempre,

ma si conforma e prende il respiro vitale dei ricordi.

Beati noi 

perché è così che il silenzio  buio

calato sulle nostre albe,

può tramutarsi in luce di cielo.

 

Grazie per riuscire a dire con la poesia

ciò che, a volte,

resta senza nome nel fondo della nostra anima.

 

Graziella

12 maggio 2008

 

 

Per un tratto di strada…

 

 (A Luciano)

 

…e rimane la gioia

d’ averti avuto accanto

per un tratto di strada.

Rimane la tua vita

custodita nell’anima e nel cuore.

Adesso

nel tuo cielo non sei solo.

Sei accanto

a chi ti ha sempre amato

e ti ha aspettato

per abbracciarti ancora…

Sei accanto a quel Dio

che ha sempre dato

…anche quando pareva

che l’angoscia trattenesse il tuo passo.

Allora era  nascosto

…ma Lui c’era.

Adesso tu Lo vedi.

Gli sei accanto

…e assaporari

il gusto di emozioni

sconosciute a chi  scorge

i limiti e i confini di una vita

che invece - e tu lo sai - non è finita…

 

(Tua sorella Rosalba)

 

 

 

Cara Rosalba, che dire…senza parole.

La tua poesia rende ogni cosa…magica.

L’amore per Luciano, lo hai trasmesso a chi, come me, non l’ha conosciuto.

Ora lo sentiamo un po’ nostro fratello.

Ma che bella famiglia siete… E che bello respirare questo amore.

Un abbraccio immenso, con sincero affetto.

Gavina

  

 

 Ciao Rosalba,

è strano pensare che una persona che hai amato in questa vita, che ha condiviso con te gioie, dolori e terrene debolezze, ora viva in una dimensione così diversa e speciale, dove tutto è perfetto, lucente e divino.

E’ strano ma è bello credere che lui ora veda e viva ciò  che noi possiamo , per ora, solo sperare.

Ti abbraccio.

Graziella

 


La tua voglia di mare


(A mio fratello Luciano)



La tua voglia di mare
era voglia di vita…

Ora sereno
e ricco di incantevoli misteri.
Ora agitato
e pieno di pensieri aggrovigliati .
L’incanto
dell’onda raggiunta e poi perduta
dava senso al cammino.
Spinta da un vento amico
la tua vela
ti conduceva altrove
e lì sostavi
per ascoltare le note dei fondali.
E il giorno nuovo
prodigo di promesse
ti vestiva d’azzurro e di corallo.
La tua voglia di mare
era arsura di vita.
Ora che sei
onda risacca brezza
e cielo e pioggia
sei ovunque.
Adesso sei tu il mare
che lambisce il mio cuore…


 

 

 

 

 

 

 

In sottofondo "Bae Luna" , tratta dal CD "Tumbu" di Piero Marras , testo di Franceschino Satta