La creatività in classe
La classe prima elementare
La creatività deve avere libero accesso nelle aule scolastiche.
Non solo. La si deve stuzzicare, favorire, privilegiare, portare in superficie anche quando è nel fondo , più o meno mimetizzata.
Proporre agli alunni di inventare una storia è come invitarli a far fuori un gelato al pistacchio e crema in un caldo pomeriggio d’estate: d’improvviso si caricano, inspirano profondamente quasi dovessero riempire d’ossigeno i polmoni e…il gioco è sulla linea di partenza.
Si gioca a rimpiattino con e parole , le idee, i pensieri.
Che cosa ci occorre per aprire una storia? Naturalmente una chiave. E noi di chiavi ne abbiamo ben cinque: cinque parole- chiave. Una sola di queste è legata a un interesse, un argomento, un errore commesso. Le altre quattro vengono suggerite a caso, senza nessuna logica.
Suggerite le parole che si fa?
Naturalmente si inizia con un "C’era una volta…"e si cerca il protagonista fra le cinque parole. Protagonista che può essere una persona, un animale, una cosa. Quindi si parla, si propone, si discute, si suggerisce, si sceglie, si appallottolano e si buttano via le ripetizioni e ciò che ci sembra poco originale e/o divertente; si rivede, si riprendono, all’occorrenza, alcune idee buttate via nel cestino e si ridiscutono, si cerca un finale particolarmente interessante e…voilà, il gioco è fatto!
Il nostro ruolo?
Anche noi insegnanti ne abbiamo uno, naturalmente. E’ quello dell’acchiappa-pensieri!
Le storie, poi, vengono man mano illustrate.
Quest’anno, nella prima classe, per costruire la prima e , per ora, unica storia , abbiamo avuto bisogno di cinque giorni e , appunto, di cinque parole-chiave (
cassa, fischietto, pennarello, vaso, gomma).Tempo perso o tempo ben speso? Giudicate un po’ voi…
Una gomma speciale
C’era una volta una
gomma. Era triste perché non riusciva più a cancellare gli errori. Un fischietto andò a consolarla e le chiese :-Amica gomma, perché sei così triste?
-Perché non riesco a cancellare gli errori …Un
pennarello nero mi ha pasticciato! Adesso non servo più a nulla…- Io posso aiutarti. In una cassa c’è una polverina magica.
La cassa si trovava in mezzo a un bosco , sotto una quercia grandissima.
La gomma e il fischietto si incamminarono.
Cammina cammina , videro la quercia e si fermarono. Piantarono una tenda per dormire e si addormentarono. Il giorno seguente, la gomma sentì un certo fastidio sotto il cuscino. La gomma svegliò il fischietto e il fischietto le disse:
-Alza il cuscino e guarda cosa c’è…
Indovinate cosa c’era sotto il cuscino?
Un piccolo
vaso con dentro la polverina magica!Il fischietto versò un po’ di polverina magica sulla gomma che diventò bianchissima e riprese a cancellare non solo gli errori dei bambini ma anche gli orrori degli uomini. Cancellò, pensate un po’!, perfino la guerra…
Gli alunni della prima
Nicolas |
Ilaria e Stefano |
A scuola con la poesia.
Insegnare agli alunni di sei, sette anni a scrivere in versi non è difficile. Ma lo diventa quando non si respira un clima sereno. Quando la scuola diventa sinonimo di fatica, di corsa sfrenata verso altro che non sia il bambino.
"Cominciare dal bambino" – così come ci ricorda Mario Lodi – non solo si può ma si deve. Ed il bambino, tutti i bambini, sono capaci – se sollecitati – di portar fuori un mondo di meraviglie.
Sia in prima che in seconda abbiamo – dopo aver tanto parlato da subito di pace , e di colori e di profumi soprattutto in questo inizio di primavera – tentato di scrivere i primi due acrostici. I bambini di seconda hanno giocato col nome "primavera" ed i bambini di prima, col nome "pace".
Ecco i risultati che stupiscono, innanzi tutto, noi insegnanti…
La primavera
P
iccoli fiori sbocciano…Riaprono gli occhi
I prati.
Mille colori
Abbracciano l’aria.
Viene la primavera
E il cielo canta.
Rinascono nel cuore
Azzurre melodie.
Gli alunni di seconda
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Salvatore Perino
classe prima
La pace
Pace…un mondo di sogno!
Amore ed allegria!
Cantiamo insieme l’amicizia
E insieme balliamo.
Gli alunni di prima
Oggi, 4 giugno, giochiamo con la parola "scuola":
S
iamo felici insieme.C
antiamo in coroU
na canzone blu .O
ggi l’allegriaL
ancia pensieri rosaA
bbracciando i colori.
Classe seconda
Valerio
classe seconda
Anche questa storia , "Insieme è bello", è stata scritta con la tecnica delle parole chiave, suggerite , a caso, dagli alunni. La prima parte della storia è stata scritta in gruppo, poi gli alunni sono stati invitati a concluderla.
La parte finale, scritta in azzurro, è stata scritta da Nicolas.
Insieme e' bello
(Parole chiave: cuore, allegria, sasso, polvere, rana.)
C’era una volta una rana di nome Mimì.
Viveva in uno stagno, vicino ad un castello.
Era molto triste. Nel suo cuore c’era un grande dolore perché nessuno le voleva bene.
Trascorreva le giornate da sola e, per non annoiarsi, saltellava sopra le foglie dello stagno.
Un giorno, mentre saltellava, sentì un rumore strano. Proveniva dal castello. Si avvicinò, guardò tutt’intorno e non vide nessuno. Ma il rumore continuava. Più che un rumore , era un lamento. Mimì guardò anche dietro i cespugli ma non vide nessuno. Si avvicinò di più al castello, guardò nel fossato e vide un piccolo ranocchio, ferito ad una zampa.
- Cos’ hai ? Chi sei?
- Mi chiamo Sario e, tre giorni fa, sono caduto in questo fossato e mi sono ferito ad una zampa. Aiutami, ti prego! Salvami!
Vicino allo stagno c’era un pozzo. Mimì prese il secchio che era legato ad una corda lunghissima e…
lanciatolo nel fossato , vicino al ranocchio, si riempì d’acqua e il povero Sario vi entrò. Mimì tirò la corda e lo portò in salvo. Lo adagiò su un grande sasso e lo curò.
Provate a immaginare l’allegria di Sario! Era talmente contento che fece tanti salti di gioia, sollevando nuvoloni di polvere. Anche Mimì era felice perché finalmente aveva incontrato qualcuno col quale giocare e al quale voler bene!
Classe prima
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Giulia
classe prima